mercoledì 11 ottobre 2017

Ricordi estivi: giro sulla Roda di Vael

Il tempo passa in fretta, e purtroppo, e soprattutto a causa del lavoro non sono riuscito ad avere un attimo libero per recensire una ferrata effettuata durante la settimana di ferie trascorsa a Rocca Pietore: praticamente ai piedi della Marmolada.

Molti di voi sicuramente avranno già pensato alla Via ferrata a punta Penia, ma essendo in compagnia di una neofita non ho potuto fare scelte troppo tecniche.
Cosi cerca e ricerca, abbiamo trovato un'ottima soluzione: la Roda di Vael.

DESCRIZIONE

Si va verso il rifugio Paolina

La via ferrata alla Roda di Vael per i più esperti può essere un semplice sentiero esposto, dove il cavo metallico funge più da corrimano e da sostegno psicologico; personalmente in molti tratti l'ho trovato davvero inutile, tant'è che non sono poche le persone che salgono addirittura senza nessun tipo di attrezzatura (che può o no essere condivisibile; ma questo è un altro discorso).

Con l'auto, si raggiunge la stazione della funivia che porta al rifugio Paolina. 
Arrivati al rifugio ci si incammina verso sinistra seguendo il sentiero 552 che offre una vista incredibile sul paretone giallastro della Roda, scenario di incredibili vie di arrampicata.
Il sentiero è molto intuitivo, inizialmente si seguono le indicazione per il rifugio Cornelle, poi arrivati in direzione verticale al passo, un cartello ci indica di girare verso destra verso il passo Vaiolon. Il sentiero inizialmente molto piacevole inizialmente, a questo punto diventa molto ripido e impervio a causa del fondo ghiaioso. 
Dopo circa 1 ora, 1 ora e mezzo di cammino, si raggiunge il passo da dove parte la ferrata.
Qui ci si può comodamente imbragare e si inizia ad intravedere il percorso, che si sviluppa principalmente in cresta.

Vista sulla parete gialla della Roda
Particolarità del percorso è il cavo che è presente a tratti, ma che spesso li dove è presente risulta più come un corrimano. La facilità dei passaggi permette comunque di godersi il panorama a 360 gradi; cosa non sempre possibile per vie ferrate più tecniche.
Il percorso è un susseguirsi di passaggi di I e II grado; alcuni passaggi risultano esposti e insidiosi per chi è alle prime armi, ma sono facilmente superabili.
Dopo circa 1 ora, si raggiunge la croce di vetta della Roda di Vael a 2806 mt. Da qui la vista spazia dal Sassolungo, Sella, Marmolada e Pale.

Per la discesa è possibile optare per due vie: per i neofiti alle prime armi consiglio di percorrere il percorso di salita a ritroso, più breve e sicuramente più semplice. Per chi invece se la sentisse si può scendere dal versante opposto da quello da cui si è saliti che presenta dei tratti attrezzati, fino ad arrivare alla via ferrata Masarè, ferrata molto più tecnica ed esposta soprattutto in un tratto dove bisogna fare un traverso su una parete verticale aiutati da alcuni pioli e cambre. 
Finalmente in vetta

Meritata birra
Logicamente per chi è abituato alle vie ferrate la via Masarè non presenta alcuna difficoltà, ma per chi è alle prime armi affrontare quel tratto esposto può portare qualche difficoltà.

Per ovvi motivi noi siamo discesi dalla via di salita, anche perchè il meteo non iniziava a promettere nulla di buono, infatti subito dopo aver iniziato la discesa ha iniziato a farci compagnia un bel vento, accompagnato da alcune belle raffiche di neve!

Con un pò di pazienza abbiamo raggiunto il rifugio Paolina da dove siamo partiti, dove ci siamo goduti una bella birra!






SUGGERIMENTI
La via è davvero ottima per i principianti e per chi volesse iniziare a fare vie ferrate. Suggerisco di indossare il casco; la via si snoda in cresta e il terreno è molto sdrucciolevole ed è facile che qualche sasso rotoli, soprattutto in giornate affollate

RIASSUMENDO

Località di partenza: Rifugio Paolina 2125 mt
Località di arrivo: Roda di Vael 2806 mt
Tempo di percorrenza: 3 ore - 3 ore e mezza andata e ritorno
Grado di difficoltà: la via viene classificata come EEA, ma rispetto ad altre ferrate è molto semplice. Adattissima per i principianti e come prima ferrata
Descrizione delle difficoltà: non ci sono difficoltà evidenti
Periodo consigliato: estate
Segnaletica: come in tutte le ferrate nelle dolomite la segnaletica è molto presente e è praticamente impossibile perdersi
Dislivello: 800 metri circa
Quota massima: Roda di Vael 2806 mt

Guarda tutte le foto! 

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