Questo è ciò che è accaduto nell'ultima uscita.
DESCRIZIONE
Come anticipato sopra, purtroppo
Vista sul Monte Rotondo |
La salita è abbastanza intuitiva, si sale seguendo il filo di cresta, incontrando diverse croci...ne ho contate 5. Sinceramente questa presenza di croci ha smosso la mia curiosità; solitamente se ne trova giusto una di croce: quella di vetta! La cosa poi ancora più strana è che le croci che si incontrano hanno tutte la loro prestanza. Insomma sono delle Signore Croci, paragonabili per alcune alla croce di vetta del Velino!
Tornando al percorso invece in alcuni tratti abbiamo preferito proseguire sul terreno non ricoperto dalla neve; infatti la neve sciolta sopra l'erba rendeva il terreno davvero molto scivoloso.
Vista sul Gran Sasso |
Siamo rimasti anche molto impressionati dal vedere come, al cambiare dell'esposizione del versante, ci fosse un'abissale differenza di accumulo di neve.
Dopo un ultimo tratto abbastanza pendente, in corrispondenza di un canale che noi abbiamo aggirato passando sulla sinistra, si arriva sulla cresta sommitale.
Qui fortunatamente la presenza della neve è molta, e anche se si fatica di più, ci riporta con la mente al periodo invernale, anche se le temperature che ci hanno accompagnato fin'ora sono state più che altro primaverili.
Continuando per pochi altri metri, si raggiunge finalmente la croce di vetta. Fate attenzione!!! Nonostante possa trarre in inganno la croce di vetta è la seconda...si quella croce fatta con due bastoni...è proprio lei...e sicuramente anche voi vi starete chiedendo come noi..."ma com'è possibile che le croci durante il percorso sono enormi e questa, quella di vetta, è cosi piccola, quasi insignificante?" Purtroppo non so rispondere a questa domanda che anche io mi sono posto arrivato in vetta!
Croci a parte, la giornata ci ha regalato un cielo limpido come non mai. Questo ci ha permesso di ammirare da una parte il Monte Rotondo, salito qualche settimana prima, e dall'altra il RE dell'Appennino, il Gran Sasso che stranamente non era circondato da nuvole.
Dopo aver fatto le classiche foto di rito, siamo tornati giu in poco tempo ripassando dallo stesso percorso di salita.
Una delle tante croci |
SUGGERIMENTI
Il Monte Cagno ha il suo perchè. Salito dal canale centrale sicuramente aggiunge un pò di adrenalina all'ascesa. Personalmente però credo sia un'ottima vetta d'avere nel proprio curriculum. Salirla anche dalla via della cresta SE ha comunque il suo perchè. Si tratta sempre di un bel dislevello da coprire. In estiva si può proseguire fino al Monte Ocre; questo itinerario è possibile anche in invernale, ma considerando sempre che con la neve i tempi di percorrenza aumentano notevolmente.
RIASSUMENDO
Località di partenza: Rocca di Cambio
Località di arrivo: Monte Cagno
Grado di difficoltà: EAI
Descrizione delle difficoltà: Non ci sono difficoltà particolari se non quelle rilegate allo sforzo fisico
Periodo consigliato: Estate - Inverno (con ramponi)
Segnaletica: bandierine rosse-bianche presenti sulle rocce che non sono sommerse da neve
Dislivello: 800 mt circa
Quota massima: 2156 mt
Guarda tutte le foto!
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